Il potere distensivo della natura sulla mente

Articolo scritto per ambasciator.it

Link: articolo | Data: 18 Agosto 2020

Il potere distensivo della natura sulla mente

Una soluzione naturale in risposta allo stress

Le due parole: stress e rilassamento, sono i due termini più cliccati sui motori di ricerca, il loro interesse in Italia appare costante negli anni e soprattutto non fa discriminazioni tra nord e sud. Fatto estremamente indicativo del basso livello di qualità della vita a cui stiamo andando incontro nel nostro paese.

Dal Trentino Alto Adige alla Sicilia Siamo un popolo di stressati e bramiamo il relax. Il rilassamento, questo stato descritto da molti come incredibilmente appagante e distensivo, ma che nessuno conosce veramente, tanto da instillare il dubbio che sia solo un’utopia dei guru dello yoga.

Un po’ di stress per tutti cosa vuoi che sia?!

Che giornata stressante, sono proprio esaurito

Tutti si potrebbero rispecchiare in queste parole, è una frase evergreen adatta a tutte le stagioni. La quotidianità è un elenco di impegni incastrati come tessere di un puzzle. Il tempo è scandito da doveri, incombenze, scadenze e ovviamente da imprevisti. Tutte cose che pesano sulla psiche come mattoni e che mettono a dura prova l’equilibrio energetico del nostro organismo.

In conclusione quello che noi chiamiamo stress è un insieme di sensazioni e di percezioni di disagio, tensione e stanchezza mentale e fisica che indicano che abbiamo superato il limite di tolleranza sostenibile e che stiamo usando le energie di riserva. Se questi SOS non vengono ascoltati il rischio è che si dia fondo all’energia di scorta e che l’organismo vada in affaticamento progressivo. Si produce un abbassamento delle difese immunitarie e il corpo si indebolisce con una maggiore sensibilità a disturbi d’ansia e depressivi.

Strategie realizzabili per cambiamenti efficaci

Allora com’è possibile prevenire e ridurre uno stato di deterioramento legato allo stress?

Come cerco di trasmettere ai miei pazienti è inutile costruire dei piani idealistici che hanno solo un alta probabilità di essere irrealizzabili, indubbiamente una parte di noi immagina una vita dedicata allo sport, alla meditazione, all’arte e al sano ozio come saggiamente celebravano gli antichi romani, ma mantenendo il contatto con la realtà è necessario trovare delle strategie realizzabili, dei piccoli cambiamenti che possiamo inserire nella nostra vita; cambiamenti piccoli che possono però portare un cambiamento reale e duraturo.

Una di queste piccole strategie realizzabili potrebbe essere quella di passare un po’ più di tempo in parchi, giardini, orti botanici, viali alberati, ecc. Ancora troppe persone sottovalutano il potere della natura sull’umore e sulla salute psicofisica, ma la ricerca mostra un indiscutibile influsso benefico del verde sull’intero organismo.

Effetto terapeutico della natura sull’organismo

Basta trascorrere 5 minuti in un giardino per sentire un effetto calmante, un senso di apertura mentale, di libertà e decompressione. Anche i parametri fisiologici variano, ad esempio la pressione sanguigna si riduce, il battito cardiaco rallenta e il respiro si fa più ampio e tranquillo.

In America tra gli anni 70 e 80 Roger Ulbrich mostró come anche le persone che soffrivano di una patologia organica traevano un enorme miglioramento del loro stato se alla terapia farmacologica era associato del tempo trascorso all’aria aperta.

Anche il solo guardare dalla propria finestra un panorama naturale permette di abbassare i livelli di stress e riduce il bisogno di antidolorifici. È proprio da questo che nasce l’uso di inserire negli ospedali spazi verdi, non come mero decoro architettonico ma testimonianza dell’effetto terapeutico della natura.

Crescere all’aria aperta fa bene al cervello

Uno studio pubblicato nel 2018 e denominato “Nature and neurodevelopment: differences in brain volume by residential exposure to greenness” (Natura e neurosviluppo: differenze nel volume del cervello per esposizione residenziale al verde) mostra l’influenza positiva che ha la natura sullo sviluppo del cervello umano.

I risultati dello studio condotto su bambini dai 7 ai 9 anni mostrano che chi cresce vicino alla natura ha maggiori capacità cerebrali. Le risonanze magnetiche effettuate hanno rilevato un aumento delle aree celebrali nei bambini che avevano trascorso un tempo maggiore tra alberi, fiori e piante.

In conclusione trascorrere del tempo nella natura fa bene non solo perché il verde è un colore distensivo per la mente, ma anche perché la natura con i suoi colori, profumi e la sua vasta varietà vivente è uno stimolo positivo per il nostro cervello.

Per recuperare l’armonia psicofisica si può fare qualcosa di molto semplice ed economico: trascorrere più tempo all’aria aperta, coltivare piante e fermarsi ad ammirare panorami.